Vita privata



Casa produtrice: Progefi Francia, 1961
Titelbild zum Film Vita privata, Archiv KinoTV
Direttore: Louis Malle
Assistente al Direttore: Volker Schlöndorff
Scenaggiatore: Jean Ferry, Louis Malle, Jean-Paul Rappeneau
Direttore della Fotografia: Henri Decaë
Interpreti: Brigitte Bardot [Jill], G France, Eléonore Hirt [Cecile], Ursula Kubler, Louis Malle [Journalist], Marcello Mastroianni [Fabio], Dirck Sanders, Gregor von Rezzori [Gricha]
Informazioni tecniche: Format: 35 mm - Colore,Durata: 91 minuti
Sistema sonoro: non indicato


Deutscher Titel: Privatleben
Deutscher Titel: Ihr Privatleben
Englischer Titel: A very private Affair
Italienischer Titel: Vita privata

Sinossi (in Tedesco)
Die junge Jill lebt mit ihrer Mutter ein sorgenfreies Leben am Genfer See. Sie schwärmt für den Journalisten und Regisseur Fabio, doch der beachtet sie nicht. Enttäuscht begleitet Jill einen Freund nach Paris. Dort wird sie als Fotomodell entdeckt und avanciert auch beim Film schnell zum umjubelten Star.

Doch der Preis für Bekanntheit und Ruhm ist hoch. Jill wird auf Schritt und Tritt von Reportern und Fotografen verfolgt, und ihr Privatleben wird gnadenlos vor der Öffentlichkeit ausgebreitet. Aber auch die hemmungslosen Sympathiebekundungen ihrer Fans zerren an den Nerven der jungen Frau. Jill gerät in eine emotionale Krise und versucht, sich das Leben zu nehmen. In dieser Situation trifft sie ihre Jugendliebe Fabio wieder, der ihr seine Hilfe anbietet. Doch die Katastrophe ist nicht mehr abwendbar. (arte Presse)

Riviste (in Tedesco): "Halb Fotoroman, halb intimes Porträt der Stardiva. Ein schillerndes ì
Psychodrama, das man nicht allzu ernst nehmen sollte." (télé-7-jours)
Osservazione generali (in Tedesco): «In "Privatleben" zeigt Regisseur Louis Malle, wie schwer das Leben der Stars auf der Flucht vor den Paparazzi sein kann. Das Drehbuch greift die eigenen Erfahrungen Brigitte Bardots auf und ist fast eine Art Selbsttherapie der Hauptdarstellerin.

Das "Lexikon des Internationalen Films" schreibt: "Der formal bemerkenswerte Film huldigt einem damals neuartigen Bardot-Mythos: Indem er die Skandal-Heldin zum Opfer der sensationsgierigen Gesellschaft erklärt, verkündet er ihre persönliche Unschuld."» (Arte Presse)


References in Databases
KinoTV Database Nr. 6301


Last Update of this record 08.08.2010
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